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al testo di Rosetta Sacchi
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Trascorrono i mesi e il ritmo più non importa ognuno la sua gerla i profumi i colori le ombre armonia tessuta sulla trama di un oscuro silenzio è magra speranza acqua sperduta nell’arida terra.
Remoti sono i giorni di festa le ricorrenze le abitudini accese la sera con devozione le attese cresciute nell’andirivieni di timori e speranze d’una parola un gesto un sorriso sfumato leggero.
Sospesi ora sono i racconti ch’era novembre. Entrata è la Primavera ma il freddo è tenace s’asconde in un raggio di sole trasfigurato l’indifferenza governa l’altare della passione.
E l’anima ora giace piagata dalla sofferenza, arresa all’inganno crescente delle stagioni. |
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